Il Fondo nasce con la finalità strategica di sostenere la crescita, il rafforzamento e il rilancio delle filiere produttive nazionali, oltre che il potenziamento dell’accesso a materie prime critiche, funzionali alla transizione energetica, alla trasformazione tecnologica e allo sviluppo di modelli di economia circolare.
Il Fondo ha una dotazione pubblica iniziale pari a 1 miliardo di euro per il biennio, con l’obiettivo di mobilitare ulteriori 1 miliardo di euro da parte di investitori privati e internazionali, consolidando così un potente strumento pubblico-privato a sostegno della competitività industriale italiana.
Possono accedere agli interventi previsti dal FNMI le imprese costituite in forma di società di capitali, comprese le cooperative, con sede legale in Italia, a esclusione di quelle operanti nei settori bancario, finanziario e assicurativo.
Il Decreto individua due ambiti di intervento sui quali il Fondo concentrerà le risorse:
- Materie prime critiche
- Filiere ad alta intensità tecnologica e competitività
Il FNMI si articola in due veicoli di investimento distinti:
- Fondo di Real Asset (FRA)
Il Fondo di Real Asset sarà orientato alla valorizzazione delle materie prime critiche e al sostegno di investimenti in infrastrutture strategiche, con l’obiettivo di rafforzare la resilienza industriale nazionale e ridurre la dipendenza da approvvigionamenti esteri.
2. Fondo Imprese (FI)
Il Fondo Imprese sarà invece finalizzato a sostenere lo sviluppo e il rafforzamento delle imprese italiane operanti nelle filiere strategiche, promuovendo interventi ad alta intensità tecnologica, competitività e valore aggiunto.
Anch’esso costituito come Fondo di investimento alternativo (FIA), potrebbe essere affidato alla gestione del Fondo Italiano di Investimento SGR.
Il Fondo FI può partecipare fino a un massimo del 50% dell’investimento complessivo in operazioni di private equity
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