La Legge di Bilancio 2025 estende la platea del Bonus Maroni a chi matura il diritto alla pensione anticipata e defiscalizza la maggiorazione in busta paga: come funziona l’incentivo a restare al lavoro.
Fra gli incentivi che puntano a stimolare la permanenza in servizio dei lavoratori che raggiungono un diritto a pensione, in Manovra 2025 c’è il potenziamento del Bonus Maroni, esteso a chi matura la pensione anticipata. Lo strumento, fruibile su domanda, permette di non subire più la trattenuta previdenziale a suo carico, facendosela invece pagare in busta paga.
Finora riservato ai soli lavoratori che maturavano il diritto alla Quota 103, la Legge di Bilancio 2025 lo estende a tutti coloro che potrebbero ritirarsi con la pensione anticipata ma rimangono invece al lavoro con uno stipendio più ricco e il bonus defiscalizzato.
Nella pratica, a partire dal momento in cui avrebbero ottenuto il primo assegno di pensione, possono invece continuare a lavorare smettendo però di versare la quota a proprio carico di contributi previdenziali, pari al 9,19% della retribuzione lorda imponibile.
-Luciano Marinucci-Presidente
Gruppo consiliare regionale
“Marsilio Presidente”
-Consiglio regionale dell’Abruzzo-